Disegno di Anna Chiostrini Mannini
dal libro «Tesori del Chianti»
L'ORATORIO DI
SAN BARTOLOMMEO
DESCRITTO NEL 1892 DA GUIDO CAROCCI
· «Nel popolo di S.Cecilia a Decimo; ma proprio all'ingresso del borgo fiorentino di S.Casciano, è situato questo antichissimo oratorio. In questo luogo, era ne' tempi antichi una chiesetta di S.Giusto che aveva annesso uno dei soliti piccoli ospizi che trovasi ricordato negli antichi registri degli spedali senza che su di esso si abbiano però notizie speciali. Alla metà del XIV secolo, il fabbricato era in rovina, tanto che nel 1356 Gianmoro di Folco Baroncelli lasciava per testamento libbre 1000 perché si riedificasse in onore di S.Bartolommeo l'oratorio di S.Giusto. Nel secolo successivo; era dei Ridolfi e questi, come si rileva dal campione della Decima (anno 1498) vi spendevano per la festa annua.
Insieme agli altri beni confiscati ai Ridolfi, l'Oratorio di S.Bartolommeo fu comprato dai Frati della Certosa che vi collocarono il loro stemma sulla facciata. Oggi esso è della famiglia Del Taglia che lo tiene ad uso di sepolcreto privato e che ne continua l'ufiziatura annuale.»